Semaine Sainte BonifacioSemaine Sainte Bonifacio
©Semaine Sainte Bonifacio|Santi Laurini
Fervore spirituale e cristiano in prossimità della Pasqua

Settimana Santa

Bonifacio è una terra di fede e spiritualità cristiana e ogni anno a Pasqua accoglie folle di credenti e curiosi per assistere alle processioni della Settimana Santa. Questa settimana, parte essenziale del cristianesimo, commemora la Passione di Cristo. Forza viscerale dell’identità, il cattolicesimo scandisce da secoli la vita dei bonifaciani, al ritmo di messe, riti e cerimonie. All’angolo di un vicolo, su un promontorio roccioso o sperduti nella macchia, chiese, cappelle, conventi e oratori costituiscono un patrimonio attraverso il quale il fervore spirituale può essere espresso con devozione. Queste tradizioni secolari vivono attraverso la memoria orale e tra le mura di questi luoghi di culto, sparsi in tutta la regione. Questa pietà è presente in ogni quartiere della città, che ha il suo luogo sacro e il suo santo patrono da celebrare durante una festa religiosa. Il Giovedì Santo e il Venerdì Santo sono i momenti culminanti dell’anno, quando le cinque confraternite della città perpetuano questa passione, guidate dalla salmodia dei loro confratelli.

Partecipare alle processioni della Settimana Santa

nella città di Cliffs

Esprimendo una fede ereditata da nove secoli di tradizione, gli abitanti della Cité des Falaises partecipano alle numerose processioni della Settimana Santa in un’atmosfera molto particolare. Per due giorni, fino alla veglia pasquale, le processioni delle confraternite iniziano la Via Crucis con passione e fervore, con l’accompagnamento di canti. Le confraternite sfilano con i loro “châsses” (reliquiari contenenti il corpo di un santo), che vengono indossati solo di notte per onorare i loro santi. I “piccoli reliquiari” vengono srotolati il Giovedì Santo, mentre i “grandi reliquiari” vengono portati fuori il Venerdì Santo. Ci sono anche le cosiddette “processioni circolari”. Queste si svolgono il venerdì mattina a partire dalle 8 e vi partecipano tutte le confraternite. Ogni confraternita è composta dai confratelli “vestiti” che seguono il portatore della croce e dai fedeli dietro i confratelli. Come Cristo durante la sua ascesa al Calvario, il portacroce è scalzo e incappucciato. Le cinque confraternite visitano i depositi (preparati nei giorni precedenti) nelle seguenti chiese: San Domenico, San Francesco, San Giovanni Battista, Santa Maria Maggiore e Sant’Erasmo.

Le confraternite

una tradizione locale

“Associazione religiosa composta da laici che si dedicano a pratiche pie o a opere di carità, spesso sotto la direzione del clero o con la sua assistenza spirituale”. Questa è la definizione di confraternita, di cui a Bonifacio ce ne sono cinque. Nata nel XIII secolo, ogni confraternita rappresentava un mestiere o una corporazione specifica. La Confrérie de la Sainte-Croix, ad esempio, rappresentava le professioni sanitarie e le classi sociali più elevate della città. Oggi le confraternite sono interdipendenti e si diventa confratelli per simpatia verso una di esse piuttosto che per classe sociale. Si diventa membri di una confraternita anche in base al proprio nome di famiglia, ereditato dai propri antenati che appartenevano a una determinata confraternita. Per poter svolgere tutte le cerimonie del Giovedì e del Venerdì Santo, i confratelli preparano le loro confraternite un mese prima dei festeggiamenti. Ad esempio, preparano i “cartatorci”, piccole torce di carta decorate con i colori delle diverse confraternite, con una candela al centro. Devono anche controllare le condizioni degli altari, pulire le teche e i crocifissi e ricordarsi di ordinare i rami di palma che saranno benedetti la domenica prima di Pasqua.

La Confraternita della Santa Croce

Albetto bianco, cammello nero e croce bicolore rossa: questa antica confraternita accoglieva e assisteva i malati. È l’unica confraternita a non onorare un santo patrono, poiché venera la Croce del Martirio di Cristo, simbolo di tutti i santi e martiri della religione cristiana. Ramo della Confrérie du Saint-Esprit, possiede un frammento della Vera Croce, conservato in un reliquiario che può essere visto durante alcune cerimonie.

La Confraternita di San Giovanni Battista

Black alb, black camail: questa confraternita riuniva falegnami e altri artigiani. Conosciuta anche come Confraternita della Misericordia, la sua missione era quella di aiutare i più bisognosi, fornendo assistenza materiale ai più indigenti e garantendo a tutti un funerale dignitoso. È in segno di profonda umiltà che la confraternita ha scelto il nero per la sua bandiera e il suo cammello.

La Confraternita di Saint-Barthélemy

Albetto bianco, camaglio rosso: la confraternita di Saint-Barthélemy riuniva muratori, scalpellini e altri costruttori. La chiesa di Saint-Dominique ospita il santuario barocco di “San Bartolu”, che testimonia il doloroso episodio dello scorticamento di San Bartolomeo. Questo gruppo scolpito, composto da diverse figure e animali, pesa circa 800 chili e richiede tre o quattro squadre di sei portatori.

Lo sapevate?

Gli Uffici delle Tenebre, che si svolgono nella Chiesa di Santa Maria Maggiore il Giovedì Santo e il Venerdì Santo, sono celebrazioni senza sacramenti, scandite da alcuni momenti particolarmente forti, tra cui la tradizione dei “matzuchi”. In un tumulto assordante, i confratelli colpiscono il suolo con rami di palma per evocare il suono del tuono. Questo simboleggia i terremoti che si dice abbiano accompagnato la morte di Cristo.

La Confraternita di Santa Maria Maddalena

Albume verde, cammello blu: questa confraternita riuniva contadini, viticoltori e altre persone della terra. Il suo santuario, noto come santuario delle “Sante Donne”, raffigura l’Adorazione dei tre lutti del Calvario. Per la precisione, sono elencate diverse sante Maria Maddalena, ma in questo caso si tratta di Maria di Magdala (I secolo), discepola di Gesù.

La Confraternita di Sant'Erasmo

Albetto bianco, camaglio color malva: la confraternita riunisce la corporazione dei pescatori e della gente di mare. La sua sede è nella chiesa di Sant’Erasmo, situata sul porto in fondo alla salita del Rastellu. Per chi si chiedesse il perché della scelta di questo santo, ricordiamo che Erasmo, vescovo di Antiochia, fu martirizzato sotto l’imperatore Diocleziano con un capestro marino avvolto da un cavo che gli strappò le viscere.

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