Batterie Saint Francois Escalier Zoom Meurtriere BonifacioBatterie Saint Francois Escalier Zoom Meurtriere Bonifacio
©Batterie Saint Francois Escalier Zoom Meurtriere Bonifacio|Giovanni Santi Laurini
La storia militare della città raccontata attraverso i suoi resti

Bastione e fortificazioni di Saint-François

Siete curiosi di conoscere la storia militare di Bonifacio? Allora dirigetevi verso la batteria di Saint François, un sito difensivo classificato come Monumento Storico dal 1929, la cui costruzione risale al Medioevo e si è protratta per secoli. Ora che i lavori sono stati completati, si può di nuovo camminare lungo il parapetto e guardare verso il faro della Madonetta e la Sardegna. E che dire della vista mozzafiato sul Goulet? Non è una passeggiata qualunque…

Dal Medioevo al XX secolo

700 metri di fortificazioni

Dirigetevi verso la punta estrema di Bonifacio, il punto più meridionale della città e dell’isola. Da un lato, il cimitero marino e la sua atmosfera molto particolare; dall’altro, aperte verso il mare eppure apparentemente protette da esso, le batterie che difendono l’accesso al porto, tra cui la batteria Saint-François, un complesso fortificato le cui costruzioni più antiche risalgono al XII secolo. Questa linea di fortificazioni – che si estende per 700 metri intorno alla città – è stata consolidata, modificata ed emendata fino al XX secolo, con lo scopo di difendere la città. Quasi mille anni di storia militare aspettano di essere scoperti. Si possono immaginare gli uomini che stavano di guardia all’arrivo delle navi della Corona d’Aragona nel XV secolo. Il sito è stato utilizzato fino al XX secolo e alla partenza della Legione Straniera nel 1983. Se queste pietre potessero parlare…

“Di fronte a Saint François, osservate il faro della Madonetta, che dal 1854 sorveglia l’ingresso marittimo della città. Osservate da vicino il sentiero riabilitato dal Conservatoire du Littoral.

Proteggere, fortificare, difendere

Dalle fortificazioni pisane alle casematte del 1930

I vari occupanti di Bonifacio cercarono di fortificare le poche parti accessibili della città. Gli sviluppi delle tecniche di artiglieria hanno portato alla protezione degli accessi terrestri e poi marittimi. Le prime fortificazioni risalgono al periodo pisano, durante l’Alto Medioevo. Genova subentrò nel XII secolo e costruì un muro in cima alle scogliere. Questa fu regolarmente rinforzata per i successivi 300 anni. Dopo l’assedio del 1553, fu costruita una nuova cinta muraria con il sistema bastionato che si può ammirare oggi. Quando i francesi arrivarono nel 1768, le fortificazioni della città cambiarono pochissimo. Tra il 1850 e il 1905: fu creata una nuova strada di accesso alla città alta, la città fu separata dalla zona militare, le batterie costiere furono modernizzate e fu costruita una seconda caserma: Bonifacio era una città di guarnigione. A partire dal 1930 furono costruite nuove strutture difensive nella campagna bonifaciana: moderne batterie costiere, casematte a difesa delle spiagge e delle strade principali, rifugi sotterranei e numerose postazioni di combattimento in muratura ancora oggi esistenti…

Nel 1897, la Cuirassé Marceau fu portata nelle Strette per testare la capacità delle navi da guerra di entrare a Bonifacio. Ma la ristrettezza del porto e la mancanza di manovrabilità delle grandi navi fecero sì che a Bonifacio venissero assegnate solo navi di piccolo tonnellaggio.

Al tramonto

La Batteria Saint François è stata sottoposta a un incredibile progetto di restauro, con impalcature erette sopra il mare. Ora è possibile esplorare ogni angolo della batteria, scoprendone i segreti e l’incredibile vista sulle Bouches de Bonifacio… Un sito difensivo, ma non l’unico.

La cartolina per eccellenza: scogliere bianche, un faro, acque blu intenso e un luogo ricco di storia… La batteria di Saint-François al tramonto è uno spettacolo a sé stante.

Un luogo molto fotogenico

Se vi piacciono le immagini insolite, la batteria di Saint-François è una tappa obbligata, grazie alla sua vista mozzafiato su Le Goulet. Lungo tutta la batteria, feritoie, angoli e scale offrono una visione diversa del panorama. Scendete nella piccola area ai piedi della torre del Fanale e avvicinatevi alle feritoie: il faro della Madonetta si staglia come una cartolina. Risalite la scala dei fratelli e date un’occhiata al cimitero…

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