Vue Aerienne Citadelle Caserne Montlaur Falaises Sardaigne BonifacioVue Aerienne Citadelle Caserne Montlaur Falaises Sardaigne Bonifacio
©Vue Aerienne Citadelle Caserne Montlaur Falaises Sardaigne Bonifacio|MJo Culioli Vichera
Bonifacio, una città difensivaBaluardi, bastioni, caserme...

Patrimonio militare: mille anni di storia da scoprire

Non potrete non notarlo: Bonifacio è una città militare. La città alta è circondata da bastioni risalenti al Medioevo e alcuni edifici sono stati utilizzati fino alla partenza della Legione straniera nel 1983. In altre parole, c’è molto da vedere, imparare e capire… E se i monumenti militari non sono sempre stati esteticamente piacevoli, a Bonifacio riuscirete senza dubbio a vedere le cose in modo diverso, se non altro per il paesaggio e la vista. Venite a scoprire questa incredibile cittadella, classificata come Monumento Storico.

E poi arrivò Bonifacio...

Il primo a costruire un “castrum” (punto di difesa) a Bonifacio fu un certo Bonifacio, conte e duca di Lucca in Italia, che diede il nome alla città. Una dozzina di secoli fa, egli cacciò i pochi pirati che si trovavano nella regione e vi si stabilì. Solo con i Pisani e poi con i Genovesi la città fortificata prese forma, consolidandosi nel corso dei secoli: i vari punti dei bastioni raccontano la paura di vedere la città invasa e la necessità di proteggerla da ogni sorta di invasore.

Il Torrione, il primo edificio difensivo

Il Torrione ha una storia unica: costruito dai pisani per aiutare a difendere la città medievale nel 1484, fu distrutto nel 1901 e ricostruito nel 1984. I genovesi lo circondarono con un muro e torrette angolari. La fortificazione divenne quindi un “casteletto”. Situato sul lato sud, di fronte al mare, il Torrione avrebbe svolto nel corso dei secoli sia la funzione di vedetta che di torrione. La torre fa oggi parte della scuola elementare di Bonifacio. Al di fuori dell’orario scolastico, è possibile salire in cima e ammirare il panorama, mentre le sale possono essere utilizzate per seminari, riunioni o mostre.

Panorami mozzafiato

Ovunque vi troviate sui bastioni o sui monumenti militari che circondano la città, ammirerete sicuramente un imponente panorama sulle Bocche di Bonifacio. Scegliete il Bastion de l’Étendard al mattino per la vista sulla Sardegna e Saint-François la sera per il tramonto.

Il baluardo dello standard

Il più alto in Francia

Costruito nel XV secolo, il Bastione dell’Étendard sovrasta il porto di oltre 25 metri, offrendo una vista sulle Bocche di Bonifacio e la loro porta verso la Sardegna da un lato, e sul porto e la campagna dall’altro.

Il giardino paesaggistico è quindi una tappa obbligata della visita al Bastione. L’edificio è emblematico della città ed è uno degli elementi più importanti delle fortificazioni. È possibile visitare anche le camere sotterranee, alcune delle quali sono scavate nella roccia. Le volte ricordano l’architettura medievale della vecchia torre di difesa della città. Le mura stesse sembrano volerci parlare e raccontare una storia che viene spiegata dai vari pannelli e dalle videoproiezioni.

Anche i visitatori più giovani possono visitare il Bastione al loro ritmo, grazie a un libretto illustrato che svela i segreti di questo imponente e misterioso edificio. E non stupitevi se all’uscita vi racconteranno storie di cavalieri: è un luogo ideale per dare sfogo all’immaginazione…

700 metri di bastioni che circondano la città

Sono l’identità stessa di Bonifacio: circa 700 metri di bastioni corrono intorno alla città, comprendendo 14 batterie, e non sono stati risparmiati dal passare del tempo. Costruiti a partire dal XII secolo, sono stati modificati, consolidati e modificati fino al XX secolo per difendere la città, di cui raccontano la storia.

In alcuni punti in cattive condizioni, i bastioni sono attualmente in fase di restauro. La parte più a sud, la batteria di Saint-François, è stata sottoposta a lavori imponenti, con impalcature erette sopra il mare, sotto la supervisione di architetti specializzati in monumenti storici. I lavori su altre quattro batterie completeranno questa ristrutturazione, che ha ricevuto il sostegno della Fondation du Patrimoine.

I bastioni possono essere percorsi a piedi in alcuni punti, offrendo ogni volta una vista impareggiabile sui paesaggi che circondano Bonifacio. Per conoscerli meglio e comprenderne la complessa storia, una visita guidata può essere una buona idea: solo gli specialisti saranno in grado di svelare i 1001 segreti di questi bastioni.

Montlaur, dai genovesi al XX secolo

Di fronte alla chiesa di Saint-Dominique, due edifici sembrano molto diversi dagli altri che compongono la cittadella. Due caserme, una genovese e l’altra francese, si trovano ai lati dell’omonimo parcheggio di Montlaur.

La caserma genovese, sul lato sardo, è l’edificio più antico. Fu costruita nel 1731 per ospitare un corpo rivoluzionario austriaco durante le rivoluzioni corse. Nello stesso periodo, fino a 2.000 soldati scavarono il pozzo di Saint-Barthélemy, profondo 60 metri. Di fronte, la caserma francese è molto più recente, risale ai primi anni del XX secolo. Gli ultimi inquilini sono stati i soldati della Legione Straniera, che vi hanno abitato fino al 1983.

In quanto edificio pubblico, la caserma non è visitabile, anche se sono attualmente allo studio alcuni progetti di sviluppo. Tuttavia, dal 2022, l’associazione De Renava organizza una parte della sua biennale d’arte contemporanea e l’intera biennale off, la prima delle quali è stata organizzata in collaborazione con il Centre Pompidou. È un ottimo modo per entrare in questo recinto proibito e allo stesso tempo imparare qualcosa di nuovo.

Lo sapevate?

Sapevate che, ancor prima di avere un patrimonio militare, Bonifacio era un rifugio per i pirati? Nel VI e VII secolo, i pirati erano particolarmente affezionati a Bonifacio, poiché la città e i suoi dintorni offrivano una moltitudine di luoghi per nascondersi e per osservare le navi che stavano attaccando…

Il passato militare: una storia singolare

La storia militare di Bonifacio abbraccia 1.000 anni. Impossibile da riassumere, si svolge sotto i nostri occhi, a volte inosservata, anche se ogni pietra e ogni edificio potrebbero raccontarci centinaia di aneddoti risalenti al Medioevo. La cittadella è la carta d’identità della città sulle scogliere, un insieme che le conferisce un carattere unico, raccontando la storia della città come quella della Corsica e, più in generale, del Mediterraneo, con la sua apertura verso le Bocche e la Sardegna.

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