Archipel Iles Lavezzi Vue Aerienne BonifacioArchipel Iles Lavezzi Vue Aerienne Bonifacio
©Archipel Iles Lavezzi Vue Aerienne Bonifacio
Un gioiello da proteggere

L’arcipelago delle Isole Lavezzi

Delle otto isole dell’arcipelago di Lavezzi, Lavezzu è quella che più probabilmente visiterete. Cosa la rende così speciale? Per le sue acque turchesi, le sue spiagge e calette, i suoi massi di granito, la sua natura selvaggia, ma anche perché l’isola di Lavezzu è ricca di storia e presenta un interesse grafico ed ecologico unico.

Un gruppo di isole di granito

Lavezzu, Cavallo, Ratinu, Piana… sono solo alcune delle isole granitiche che compongono l’arcipelago di Lavezzi, classificato come zona di protezione rafforzata nella Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio. Mentre Cavallo è l’unica isola abitata, Piana è unica in quanto si trova a un solo banco di sabbia dalla spiaggia di Piantarella, di fronte.

Volete raggiungere l’isola di Lavezzu?

Ci sono diverse possibilità: prendere una barca/navetta dal porto di Bonifacio, noleggiare una barca o partire in barca a vela o in kayak da Piantarella. Qui si organizza l’ancoraggio. Gli zodiac della guardia territoriale pattugliano la zona per tenere d’occhio i comportamenti incivili. Si ricorda che è vietato gettare l’ancora nelle praterie di Posidonia.

“Tutti gli uccelli qui sono inanellati in modo da poter vedere dove vanno durante la loro migrazione invernale”.

Jean-Michel Culioli, responsabile del dipartimento delle aree protette dell’Office de l’Environnement de la Corse.

Oltre la cartolina

Le Isole di Lavezzi ricordano innegabilmente uno scenario da cartolina che fa venire voglia di scattare foto e passare la giornata in acqua. Ed è vero. Ma non perdetevi i sentieri che portano ai cimiteri, a un riparo roccioso risalente al Neolitico, all’antico ovile, alle rovine della Cappella Santa-Maria o al faro. Osservate gli uccelli marini come il falco pecchiaiolo, il cormorano crestato e il gabbiano di Audouin. Con discrezione, potrete osservarli ancora meglio.

Vi sarà chiesto di non salire sulle rocce, che rimangono proprietà privata degli uccelli. Portate con voi i vostri rifiuti. E di rimanere sui sentieri segnalati, che sono stati appena ridisegnati per lasciare più spazio alla flora e alla fauna.

L’isola di Lavezzu è priva di infrastrutture: non ci sono ristoranti, bar o servizi igienici, né acqua potabile. Portate con voi un pranzo al sacco se intendete trascorrervi la giornata e un sacchetto della spazzatura per portare a casa i vostri rifiuti. Sull’isola non crescono alberi, quindi portate con voi qualcosa per proteggervi dal sole e per mantenervi ben idratati. Se avete bambini piccoli, è meglio usare un marsupio piuttosto che un passeggino.

Il naufragio della Sémillante

Il 15 febbraio 1855, la nave francese La Sémillante naufragò sugli scogli al largo delle isole Lavezzi. La fregata, ammiraglia della Marina francese, era salpata dal porto di Tolone, diretta verso il Mar Nero e la guerra di Crimea, con circa 300 marinai e 400 soldati a bordo. Avendo rinunciato a doppiare la Sardegna a sud a causa del maltempo, il capitano si diresse verso le bocche di Bonifacio. I due cimiteri dell’isola contengono i resti dei corpi recuperati. Non ci furono sopravvissuti.

A soli 30 minuti di barca da Bonifacio, l’arcipelago di Lavezzi è uno dei luoghi imperdibili da visitare la mattina presto in estate per evitare la folla e il caldo.

Un luogo paradisiaco

Le Isole Lavezzi sono un paradiso che molti di voi desiderano visitare durante i mesi estivi. Che siate visitatori in escursione o diportisti, rimarrete affascinati dalla bellezza del luogo. E non dimentichiamo che per preservare l’arcipelago, la sua fauna, la sua flora e i suoi fondali, dobbiamo tutti seguire le indicazioni che ci vengono date.

Chiudere