Dal 1° al 15 agosto, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, l'artista Joséphine PUGLIESI esporrà le sue foto, i suoi video e i suoi dipinti all'Espace Saint-Jacques.
Joséphine Pugliesi, nata nel 1985, è un'artista polimorfa che vive e lavora tra Parigi e la Corsica. Ha studiato inizialmente legge all'Université Paris I Panthéon Sorbonne, prima di entrare al Cours Florent, dove ha esplorato il corpo come materiale plastico, adottando fin dall'inizio un approccio interdisciplinare. Molto presto si è aperta alla contaminazione, unendosi a un collettivo di artisti proteiformi nell'ambito di un progetto di ricerca condotto dal Centre Georges Pompidou sul luogo dell'artista contemporaneo.
La sua carriera prosegue a Mosca, dove si immerge nell'eredità di Meyerhold, decostruendo il gesto per comprenderlo meglio, prima di tornare a Parigi, dove ritiene indispensabile studiare disegno morfologico alle Beaux-Arts. Entra quindi nello studio di Olivier Di Pizio, dove prosegue la sua ricerca sulla violenza sociale, l'espressione delle paure e le forme di resistenza che esse generano. Il suo lavoro utilizza una varietà di media - disegno, pittura, fotografia, video e performance - in un processo costantemente poroso.
Dopo aver lavorato sugli interstizi, nel 2025 ha fondato La MAMA - Maison des Arts Méditerranéens et de l'Artisanat - e ha creato un nuovo spazio creativo a Bonifacio. Oggi lavora in un ambiente più tranquillo, raccogliendo immagini, suoni e materiali ai margini della realtà e del mondo onirico per tessere un lessico singolare tra architettura sensibile, installazione e pittura. Coltiva un dialogo tra le arti, in cui ogni disciplina fa appello all'altra in un intreccio libero, organico e abitato.
Ingresso libero.
Joséphine Pugliesi, nata nel 1985, è un'artista polimorfa che vive e lavora tra Parigi e la Corsica. Ha studiato inizialmente legge all'Université Paris I Panthéon Sorbonne, prima di entrare al Cours Florent, dove ha esplorato il corpo come materiale plastico, adottando fin dall'inizio un approccio interdisciplinare. Molto presto si è aperta alla contaminazione, unendosi a un collettivo di artisti proteiformi nell'ambito di un progetto di ricerca condotto dal Centre Georges Pompidou sul luogo dell'artista contemporaneo.
La sua carriera prosegue a Mosca, dove si immerge nell'eredità di Meyerhold, decostruendo il gesto per comprenderlo meglio, prima di tornare a Parigi, dove ritiene indispensabile studiare disegno morfologico alle Beaux-Arts. Entra quindi nello studio di Olivier Di Pizio, dove prosegue la sua ricerca sulla violenza sociale, l'espressione delle paure e le forme di resistenza che esse generano. Il suo lavoro utilizza una varietà di media - disegno, pittura, fotografia, video e performance - in un processo costantemente poroso.
Dopo aver lavorato sugli interstizi, nel 2025 ha fondato La MAMA - Maison des Arts Méditerranéens et de l'Artisanat - e ha creato un nuovo spazio creativo a Bonifacio. Oggi lavora in un ambiente più tranquillo, raccogliendo immagini, suoni e materiali ai margini della realtà e del mondo onirico per tessere un lessico singolare tra architettura sensibile, installazione e pittura. Coltiva un dialogo tra le arti, in cui ogni disciplina fa appello all'altra in un intreccio libero, organico e abitato.
Ingresso libero.