Marcheurs Sentier Strada Vecia BonifacioMarcheurs Sentier Strada Vecia Bonifacio
©Marcheurs Sentier Strada Vecia Bonifacio|Giovanni Santi Laurini
Sulle orme del nostro patrimonioStrada Vecia svela la storia della campagna bonifaciana

Percorso Strada Vecia

Il suo nome, Strada Vecia, dice tutto: questa strada è antica, anzi antichissima, risale all’epoca genovese quando collegava Bonifacio a Sartène, a circa 45 chilometri di distanza. Un’ampia parte del percorso è ancora percorribile e si affaccia su magnifici paesaggi di macchia mediterranea e spiagge selvagge dove fermarsi per un bagno o un picnic…

Sentiero sassoso attraverso la campagna

Se vi piace l’insolito, la passeggiata della Strada Vecia vi piacerà sicuramente: un sentiero sassoso che si snoda nella macchia, svelando o rivelando forni per la calce e baracuni, i tipici ripari in pietra utilizzati dai pialinchi (contadini bonifaciani). È un sentiero in cui gli animali si aggirano tra la macchia e le piante endemiche, conferendogli un carattere unico. La Strada Vecia collega Bonifacio alla spiaggia di Paragan e si estende fino all’Eremo della Trinità. Costeggia la cala Fazziò e la sua spiaggia, selvaggia come la zona circostante. È possibile avvicinarsi molto al faro della Madonetta, che sorveglia la Stretta, l’ingresso marittimo della città. Il percorso della Strada Vecia ha molte attrattive.

“Il percorso della Strada Vecia è molto bello, ma in estate è necessario portare con sé una borraccia e un cappellino, perché si alternano sole e ombra e non si trovano abbeveratoi.

Il faro della Madonetta vigila

Il faro della Madonetta si trova a prua delle imbarcazioni prima che entrino nelle Strette. Piccolo edificio non più presidiato dal 1939 e dalla partenza del suo ultimo guardiano, Assomption Muriani, il faro della Madonetta sorveglia l’ingresso marittimo di Bonifacio dal 1854. La Strada Vecia permette di avvicinarsi il più possibile al faro e i lavori di ripristino del sentiero di terra e rocce bianche intrapresi dal Conservatoire du Littoral permettono di avvicinarsi al faro in tutta sicurezza. Il panorama che si apre davanti ai vostri occhi è impressionante, con il cimitero marino e la Sardegna al tempo stesso, per non parlare delle onde che animano lo stretto delle Bouches de Bonifacio nelle giornate di vento. Con meno di un’ora di cammino, ne vale la pena.

Il 2 giugno è la festa di Sant’Erasmo, o San Teramu in lingua corsa. In mare, davanti alla Madonetta, i monaci della città gettano in acqua corone di fiori in memoria dei caduti. Sant’Erasmo è il patrono dei marittimi, mentre la Madonetta è una figura protettiva che viene evocata quando si arriva in mare.

Vista mozzafiato sulle scogliere

Il bianco del calcare, il rumore della schiuma che si deposita sugli scogli, le grida dei gabbiani e di altri uccelli… Quando arrivate al faro della Madonetta, questo paesaggio alla fine del mondo vi aspetta con, se siete fortunati, una magnifica vista sulla Sardegna. In inverno, penserete di essere soli al mondo. Nella bella stagione, i profumi della macchia si mescoleranno alle vostre scoperte visive…

La vista della città e delle sue scogliere dalla Madonetta, dove il sentiero è stato riabilitato per una maggiore sicurezza, è impareggiabile e dà la sensazione di dominare le Strette.

La calma della macchia

La Strada Vecia è senza dubbio il modo migliore per scoprire la campagna di Bonifacia, per godere della pace e della tranquillità della sua macchia e per vedere da vicino le vestigia della vita agro-pastorale di un tempo. La Strada Vecia è un viaggio a ritroso nel tempo, che vi porterà in calette appartate dove, anche nella bella stagione, potrete assaporare la tranquillità di un momento in riva al mare.

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