Cimetiere Marin Coucher De Soleil Mer BonifacioCimetiere Marin Coucher De Soleil Mer Bonifacio
©Cimetiere Marin Coucher De Soleil Mer Bonifacio|Robert Palomba
Il cimitero marino

Il cimitero marino

Sull’altopiano di Boscu, a pochi passi dalla chiesa di Saint-François, di fronte al mare, centinaia di croci si ergono nel cielo azzurro. Questo paesaggio spirituale si rivela a qualsiasi visitatore che si avventuri con curiosità fino alla punta della penisola di Bonifacio.

Con una vista mozzafiato sul blu intenso del Mediterraneo, il cimitero marino di Bonifacio è di una bellezza sorprendente. Merita una sosta, una visita o semplicemente un’attenzione particolare, in qualsiasi stagione. In un luogo così commovente, vorremmo tanto che il paesaggio ci parlasse…

Bellezza, calma ed eternità

Il cimitero marino di Saint-François deve il suo nome semplicemente alla sua immediata vicinanza al mare. È anche il cimitero più a sud della Francia.

Ma è proprio questa bellezza, che non ha eguali nel Mediterraneo, a farne uno dei fiori all’occhiello del nostro patrimonio funerario. È l’orgoglio degli abitanti di Bonifacio. Ai loro occhi, questo luogo rimarrà il loro “Campu Santu” per l’eternità. A Bonifacio, il riposo eterno si tinge di blu.

“Il cimitero di Bonifacio ha la fama di essere uno dei più belli del Mediterraneo e per molti è uno dei più commoventi.

Lo spirito del luogo

Un ingresso degno del luogo! Con il suo timpano, il cornicione e le colonne con capitelli, il cancello monumentale dell’ingresso principale del cimitero ha tutte le caratteristiche di un antico tempio. Originariamente costruito in granito rosa per la chiesa di Sainte-Marie-Majeure a Bonifacio, ci invita a scoprire questo altro mondo.

Non appena ci si addentra nelle strette vie, si viene sopraffatti dalla tranquillità del luogo e dalla calma olimpica che vi regna. Il trambusto della città alta è un lontano ricordo. Il bianco è onnipresente e contrasta intensamente con il blu dell’orizzonte. Il susseguirsi di tombe, testimonianza della ricchezza di un tempo, ci invita a fare una passeggiata solenne e senza tempo, senza un briciolo di emozione. Rimaniamo umili di fronte a questi mausolei riccamente decorati che accennano agli splendori del passato.

Si passeggia tra le tombe immacolate e ci si perde nella strana sensazione di aver viaggiato lontano, in un villaggio delle Cicladi. Il paragone può essere azzardato, ma l’esperienza è singolare.

Lo sapevate?

Il cimitero fu creato nel 1823 per motivi igienici. Si trovava in questo punto della scogliera, lontano dal quartiere urbano, negli antichi giardini del convento di Saint-François.

Ampliato dopo l’epidemia di colera che colpì Bonifacio nel 1854, il cimitero assunse gradualmente l’aspetto attuale, con la costruzione di piccole cappelle a scopo funerario con cui le famiglie manifestavano il loro successo sociale dopo la morte.

Un patrimonio statuario a rischio

Se siete appassionati di patrimonio, sarete attratti da alcune magnifiche tombe del XIX secolo, alcune delle quali cadute in disuso.

Se siete esperti, sarete immediatamente attratti da una delle più spettacolari: la tomba della famiglia Quilici. Costruita nel 1884-1885 dall’architetto Pierre Manguin, è notevole sia per i materiali utilizzati (marmo bianco di Carrara) e il progetto architettonico, sia per la qualità delle sculture. I compianti sono gli esempi più belli. Sono assolutamente delicati e la dolce malinconia che emana da loro evoca una certa emozione.

Queste tombe riflettono gli stili allora in voga sul continente, in Italia e in Francia: neoclassico, neogotico o orientalista. Una varietà architettonica che offre un ulteriore diversivo per l’occhio attento.

Quando l'eternità incontra il sole al tramonto!

Quando visitarlo? Il momento migliore per visitarlo è il tardo pomeriggio al tramonto, se possibile all’inizio dell’autunno. Gli ultimi raggi di sole rendono il luogo sublime. E le vedute delle scogliere calcaree a quest’ora del giorno sono momenti “amplificati”, momenti di grande appagamento. Riflettendo gli ultimi bagliori di luce, si presentano in tonalità scintillanti di rosso e arancio. Un invito alla contemplazione.

Perché non continuare la passeggiata con una visita a Le Gouvernail?

Attenzione a cambiare scenario e a trovare qualcosa di insolito! Costruita nel 1880 dal Genio militare francese, questa infrastruttura militare era un sito di sorveglianza all’ingresso del porto e delle Bocche di Bonifacio. Era dotata di un potente faro in grado di illuminare di notte questa zona marittima altamente strategica. Oggi offre una vista unica delle Bocche di Bonifacio (quasi un formato 16/9).

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